sabato 15 gennaio 2011

DISCHI DI BASE E DISCHI DINAMICI

 I dischi di base ed i dischi dinamici costituiscono due tipi di configurazione dei dischi rigidi di Windows.

La maggior parte dei personal computer, la quasi totalità è configurata con dischi di base, la cui gestione risulta più semplice.

Generalmente gli utenti esperti e i tecnici informatici utilizzano i dischi dinamici, che gestiscono i dati tramite più dischi rigidi di un computer, per migliorare le prestazioni o l'affidabilità.

Solo le edizioni Windows Vista Enterprise e Windows Vista Ultimate e Windows 7 ultimate supportano i dischi dinamici.

Per organizzare i dati, un disco di base utilizza partizioni primarie, partizioni estese e unità logiche. Una partizione formattata viene anche denominata volume. I termini volume e partizione vengono spesso utilizzati in modo equivalente.

I dischi di base possono essere costituiti da quattro partizioni primarie o da tre partizioni primarie e da una partizione estesa.

Quest'ultima può contenere più unità logiche (sono supportate fino a 128 unità logiche). I dati presenti sulle partizioni di un disco di base non possono essere condivisi né divisi tra altre partizioni poiché ogni partizione costituisce un'entità separata del disco.

I dischi dinamici possono contenere un grande numero di volumi dinamici (circa 2.000) il cui funzionamento è analogo alle partizioni primarie utilizzate nei dischi di base.

In alcune versioni di Windows, è possibile raggruppare dischi dinamici distinti in un unico volume dinamico (spanning), suddividere i dati tra più dischi rigidi (striping) per migliorare le prestazioni o duplicare i dati su più dischi rigidi (mirroring) per aumentare l'affidabilità.

Windows Vista Ultimate e Windows Vista Enterprise e Windows 7 ultimate supportano dischi dinamici con spanning e striping,(Windows Server 2008 supporta il mirroring).